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FINANZIAMENTO

MAECI

STATO

Chiuso

LOCATION

Kampala, Uganda

TIPO DI INTERVENTO

Sviluppo

Considerato che il tumore della cervice uterina e della mammella rappresentano la maggior parte dei cancri riscontrati nella popolazione femminile ugandese, AISPO, in partenariato con AFRON e APOF, ha realizzato un intervento triennale volto a affrontare questo tipo di patologie.

Obiettivo del progetto è migliorare la Prevenzione e i servizi clinici di Diagnosi e Cura del tumore alla cervice, del tumore al seno e del coriocarcioma presso il St. Francis Nsambya Hospital di Kampala

Il progetto ha fornito farmaci chemioterapici e attrezzature biomedicali, ma soprattutto un’intensa attività di formazione tramite l’invio di personale medico e infermieristico dall’Italia.
Attività svolte: sono stati potenziati numerosi servizi quali l’ingegneria clinica e realizzato il sistema di qualità e l’informatizzazione dei servizi clinici e di laboratorio. Tutti questi interventi hanno migliorato la prevenzione/diagnosi precoce e la cura del tumore alla cervice, del tumore al seno e del coriocarcioma.
Sono stati inviati in Uganda oltre 20 professionisti (oncologi, chirurghi, tecnici di laboratorio, ingegneri biomedici, infermieri, informatici, esperti nella certificazione del sistema di qualità, ecc.) che, tramite 51 missioni brevi, hanno fornito più di 1200 giorni di assistenza tecnica. Gli esperti hanno lavorato fianco a fianco con gli omologhi ugandesi, trasferendo competenze cliniche, anche in sedute di sala operatoria che affrontavano i casi più complicati. La formazione è avvenuta anche nell’utilizzo di nuove tecnologie, e, dal punto di vista tecnica, nella manutenzione di tutto il parco biotecnologico dell’ospedale. Si sono impostate le procedure di qualità per la certificazione ISO 15187 per il laboratorio e i protocolli di utilizzo dei farmaci chemioterapici.
Si segnala in particolare l’installazione di un sistema informatico ModuLab per il laboratorio, la scrittura di un programma informatico per la gestione dei pazienti che afferiscono ai servizi ospedalieri, di un sistema centralizzato per la distribuzione dell’ossigeno e dei gas medicali nelle sale operatorie, l’acquisto di una macchina anestetica, tre lampade scialitiche (una delle quali tramite la donazione del Rotary di Paderno- Milano), di una cappa a flusso laminare per la preparazione dei chemioterapici, nonché di strumenti chirurgici, ginecologici e attrezzature per il laboratorio.
Sono stati forniti materiali di consumo, farmaci per la terapia del dolore, chemioterapici, equipaggiamenti di protezione personale (PPE) in modo che la lavorazione e la miscelazione dei farmaci siano conformi alle procedure internazionali per la salvaguardia dell’operatore sanitario. Il progetto ha inoltre permesso al personale dello Nsambya Hospital di partecipare a sessioni di formazione in Italia, e fornito borse di studio per la partecipazione a corsi di specializzazione in loco.
Per quanto riguarda l’aspetto legato alla prevenzione, sono state realizzate due campagne di screening durante le quali venivano offerti gratuitamente test quali il pap test, indagini ecografiche e prelievi bioptici. Queste iniziative sono state precedute e accompagnate da campagne di sensibilizzazione e informazione (trasmissioni radio, distribuzione di brochure, realizzazione di eventi).
In collaborazione con i partner AFRON infine è stata anche inaugurata una “Family House” con la funzione di foresteria per i pazienti in chemioterapia, provenienti dalle zone remote del paese.